Il film è il racconto del pentito Henry Hill di trent'anni di vita nella mafia italo-americana.
Scorsese elabora in modo classico ma personale tutti gli stereotipi che sono propri dell'universo del genere, mitigando solo i toni tragici che solitamente accompagnano il protagonista nel capitolo finale, e enfatizzando stile, mentalità e riti criminali.
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Martin Scorsese. |
Anche l'elemento del film, destinato a spingere i protagonisti verso un destino ineluttabile, è ben rimarcato: l'uccisione a sorpresa, anche questa volta per trascurabili motivi e per la psiche instabile e violenta di Tommy, di un elemento di spicco della mafia. Il perché è bene evidenziato dalle parole di Hill:
"Per molti di noi, le uccisioni erano un fatto accettato. l'omicidio era l'unico modo per tenere tutti sotto controllo. Se sgarravi venivi fatto fuori, era la regola. Ma a volte anche chi non aveva sgarrato veniva fatto fuori. Insomma, uccidere era diventato un'abitudine. Uno si impegolava in una discussione e prima che se ne accorgesse c'era scappato il morto. Si facevano a revolverate di continuo. Sparare alla gente era normale, niente di strano. Però con Billy Batts fu una questione molto delicata. Tommy aveva ammazzato un pezzo da novanta. Batts faceva parte della famiglia Gambino ed era considerato un intoccabile. E per toccare un pezzo da novanta dovevi avere un buon motivo. Dovevi discuterne e dovevi ottenere l'autorizzazione, se non volevi essere fatto fuori tu".
Henry Hill (Ray Liotta).
Questo elemento, assieme all' "ultimo colpo" che dovrebbe essere lo spartiacque tra la carriera criminale e un futuro fatto di una vita agiata e tranquilla, è il motivo trainante della seconda metà del film che condurrà i protagonisti verso il loro destino.
6 nomination all'Oscar e grandissimi consensi da pubblico e critica per uno dei film-simbolo del genere. Enormi De Niro, Liotta e Pesci.
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