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Un francobollo tedesco raffigurante Sophie Scholl |
Monaco, Germania, 1943. Un gruppo di coraggiosissimi giovani universitari si ribellano al Nazismo e alla macchina da guerra. Nasce così la "Rosa Bianca", movimento di resistenza alTerzo Reich.
Sophie e Hans Scholl sono sorella e fratello, accomunati dagli stessi ideali. Le loro biografie testimoniano il loro essere persone gioiose, provenienti da famiglia religiosa ma non bigotta, e che nonostante tutto riuscivano a godersi la vita nonostante il regime.
Il 18 Febbraio 1943 vengono scoperti e arrestati per aver distribuito di nascosto all'interno dell'università dei volantini antimilitaristi e inneggianti al risveglio delle coscienze verso il popolo tedesco.
Sophie viene quindi interrogata dalla Gestapo: sarà l'inizio di uno strenuo duello psicologico affrontato dalla giovane ragazza con straordinario coraggio e fermezza.
Mohr, l'ufficiale della Gestapo e investigatore professionista occupatosi del caso, aveva 26 anni di esperienza. Aveva già visto tre governi tedeschi susseguirsi ed aveva abbracciato il Nazionalsocialismo che gli aveva garantito una importante carriera. Esperto in interrogatori, era capace di fare cedere in 10 minuti l'accusato e costringerlo alla confessione.
Ma Sophie Scholl è tenace. La ragazza mente e nega, ricorre a strategie e provocazioni, sembra sul punto di crollare ma ecco che invece si riprende con rinnovata forza arrivando quasi a disarmare il suo avversario. Mohr ad un certo punto arriva ad avere un tale rispetto per la ragazza che le dà la possibilità di salvarsi con la ritrattazione della sua confessione.
La ragazza rifiuta, vedendo in questo un tradimento dei suoi ideali. Viene quindi tradotta assieme al fratello davanti al cosiddetto "Tribunale del Popolo" presieduto dal tristemente noto giurista Roland Freisler: è un processo-farsa, dove tutte le aberrazioni e la degenerazione del diritto nel III Reich emergono con evidenza.
La ricostuzione storica poggia su un meticoloso lavoro di ricerca da parte del regista Marc Rothemund. Dopo la caduta del muro, sono stati trovati nuovi protocolli con gli interrogatori della Gestapo a Sophie Scholl, utilizzati per realizzare il film.
Il risultato è un opera intensa, accurata e con momenti di grande empatia.
Sophie Scholl è un fulgido esempio di coraggio, bontà, sensibilità e fermezza. In tempi come quelli di oggi, sempre più carenti di punti di riferimento per i giovani e zeppi di "casi" da prima pagina creati e smontati dai media senza che mai sia possibile sondare l'effettiva sincerità di chi compie le gesta, questa ragazza di 21 anni che ha dato tutto e alla fine se stessa è davvero un raggio di luce intensa cui le nuove generazioni dovrebbero farsi avvolgere.
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