domenica 11 gennaio 2015

L'avventura del Poseidon (1972) - di Ronald Neame con Gene Hackman, Ernest Borgnine, Shelley Winters, Stella Stevens.

In un periodo cinematografico, quello degli anni '70, che inaugurò un proficuo filone del genere "catastrofico", questo film è uno dei titoli più noti. Anche per la partecipazione di ben 15 attori vincitori di premi Oscar.
Ci sono dei tratti comuni nella molteplicità dei film di questo genere. Le scene di terrore e suspense intermezzate dalle storie private e intime dei protagonisti, spesso appartenenti a variegate e differenti scale sociali. La figura guida, disposto ad assumersi grandi responsabilità pur di condurre i pari sventurati alla salvezza. La figura burbera e collerica. Il ragazzino intelligente e coraggioso. Le donne, determinate o più fragili ma spesso determinanti negli sviluppi degli eventi. Gli irresponsabili che hanno contribuito a fare maturare il disastro, spesso destinati a perire in esso. Non tratto ultimo, il complicato rapporto tra l'uomo e il progresso.
La Queen Mary, il modello della nave del film.
Il Poseidon è la nave di linea che si trova ad essere ribaltata di 180° in alto mare dopo essere stata travolta da una cosiddetta "onda anomala".
La figura guida è quella del reverendo Scott (un giovane Gene Hackman), straordinario per lungimiranza e coraggio.
L'idea anticonformista del reverendo Scott riguardo il rapporto tra l'uomo, il suo destino e Dio, da lui esposta, è passaggio memorabile del film. Il suo personale, curioso e controverso rapporto con la religione rivelato nel sermone sul ponte della nave si rivela profetico nel suo preparare l'uditorio alla terribile prova che lo aspetta e che solo pochi di loro riusciranno a superare. Così li esortava:

"Dio è occupatissimo. Egli ha tutto un piano per l'umanità che supera di molto la nostra comprensione. Quindi non è ragionevole aspettarsi che egli si preoccupi dell'individuo. L'individuo è importante solo in quanto serve quale nesso creativo tra il passato e l'avvenire....con i suoi figli....i suoi nipoti...con il contributo che presta all'umanità. Pertanto, non pregate Dio di risolvere i vostri problemi! Pregate invece quella parte di Dio che avete in voi. Abbiate il coraggio di battervi da soli. Dio vuole anime coraggiose, vuole vincitori. Non rinunciatari. E se non riuscite a vincere, almeno provateci! Dio Ama chi tenta. Quindi, quale decisione dobbiamo prendere per l'Anno nuovo? Far sapere a Dio che abbiamo la volontà e il fegato per cavarcela da soli! Siate pronti a battervi per voi e per gli altri....per coloro che Amate....e quella porzione di Dio che è dentro di voi si batterà con voi sino in fondo!".
(il reverendo Scott).

Quando matura il disastro, il reverendo Scott non ha dubbi sulla strada da seguire. Non è l'attesa dei soccorsi, ma è l'azione. Per la salvezza bisogna prendere la strada in salita.
Saranno in pochi a seguirlo nell'avventura, saranno tante le vite perdute. E gli avvenimenti drammatici sgretoleranno le sue residue certezze sulla religione e daranno sostanza a tutti i suoi ammonimenti.

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