sabato 5 dicembre 2015

Mission: Impossible (1996) di Brian De Palma con Tom Cruise, Emmanuelle Beart, Jon Voight, Kristin Scott Thomas, Vanessa Redgave, Jean Reno, Ving Rhames.

Il logo del film.
La prima missione impossibile fatta film a seguito dell'omonima serie televisiva, con alla regia Brian De Palma e un cast di primo livello con stelle e caratteristi affermati.

La prima missione impossibile di Ethan Hunt, membro di una sezione della CIA specializzata proprio in queste missioni. Quando il team di Ethan in missione a Praga viene eliminato in tutti i suoi componenti, tutti i sospetti cadono proprio su Ethan unico sopravvissuto. L'agente segreto dovrà impegnarsi con tutte le sue capacità per sfuggire ai killer del governo, penetrare nei segretissimi archivi della CIA e persino aggrapparsi al tetto di un treno lanciato ad alta velocità per lasciarsi alle spalle i suoi inseguitori ed arrivare alla verità.

Una istantanea della "scena madre".
Il maestro Brian De Palma firma il primo episodio della saga.
Senza eccedere nella spettacolarizzazione, senza abbandonare i concetti a lui cari sia pur inevitabilmente accettando di concedersi al botteghino per una produzione come questa, De Palma realizza una pellicola che pur non essendo il top rispetto ad altre sue regie riesce ad essere convincente. Più nella forza recitativa del cast che non nella sceneggiatura.

E firmando di fatto il film con una "scena madre", facente parte di intarsi di ammirevole bravura attraverso i quali in passato il regista statunitense costruì la sua reputazione (si pensi in questo senso alla sequenza de Gli Intoccabili alla stazione).

La scena madre di Mission: Impossible è incentrata sull'agente Hunt che si introduce negli archivi segreti della CIA, calandosi dall'alto nella stanza dell'elaboratore centrale sospeso con dei cavi.
Con le riprese dall'alto in basso che lo fanno apparire come un inesorabile ragno che avanza lentamente verso la sua preda con la tela materializzata dal pavimento come sfondo, e dove sono silenzio assoluto, tempo rallentato e sottile tensione ad avere il sopravvento su tutto.

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