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Al Pacino negli anni Settanta |
Entrato nella polizia unicamente per motivazione interiore, idealismo, entusiasmo e onestà non ostentata ma indiscutibile, Serpico scopre ben presto di operare con colleghi per la maggioranza corrotti e superiori del tutto accondiscendenti.
Ben presto isolato e ghettizzato per il suo rifiuto di adattarsi alla logica della mazzetta e per la sua denuncia dei fatti, Serpico capisce di essere costretto a vivere guardandosi costantemente le spalle. Ignorato dai superiori e respinto dai colleghi, Serpico può confidarsi solo con i pochi amici rimasti nella polizia: il "politico realista" Bob Blair, il burbero ma generoso ispettore McClein e un altro poliziotto che accetta di lavorare con lui ammirandolo per l'integrità morale.
Il caso di Serpico è un caso umano che appassiona, che colpisce tutti coloro che amano l'onestà ad ogni costo. Serpico è persona che si sente "pericolosamente sana in un manicomio": al punto di accettare di mettere la propria vita in pericolo e di vedere il proprio privato in pezzi pur di non fare parte del sistema corrotto.
Serpico rappresenta un tipo di persona che sta diventando sempre più rara nella società cosiddetta moderna: l'idealista puro, colui che non fa compromessi con la disonestà, il soldato che ama combattere in prima linea, l'intellettuale che legge i libri e ascolta la musica ma ama vivere nella strada come un hippie, il degno rappresentante delle istituzioni interessato a null'altro che a svolgere con onestà e passione il proprio lavoro e con le sole armi del coraggio e della forza del proprio essere. Un esempio per tutti.
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